martedì , 15 Ottobre 2024
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Sempre più persone scelgono la medicina osteopatica per trattare il dolore cervicale: l’intervista al Prof. Manti

Il dolore cervicale è uno dei disturbi, insieme al mal di schiena, più frequenti e comuni, causato principalmente da processi degenerativi della colonna vertebrale ma anche da ernie discali, dal cosiddetto “colpo di frusta”, posture scorrette o uno stile di vita sedentario. Compito dell’Osteopata, è quello di individuare, tramite una valutazione completa del paziente, l’origine del disturbo, per trovare il giusto trattamento e ridurre non solo il dolore ma anche il processo infiammatorio che lo ha causato.

Ne abbiamo parlato con uno dei massimi esperti del settore, il prof. Francesco Manti, Osteopata e Direttore dell’I.R.C.O. (Istituto di Ricerca Clinica Osteopatica – presente nel Lazio e in Sicilia) nonché Docente e Presidente dell’Accademia di Medicina Osteopatica “Alessandro IV” e dal 2021, anche Presidente A.N.P.O. – Associazione Nazionale Professionisti Osteopati. 

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Professore, in che modo l’osteopatia può aiutare a risolvere i problemi di cervicale?

Il disturbo della cervicale può avere diverse cause. Da un semplice movimento errato al dolore acuto da traumi da caduta. Ma anche problemi di occlusione dentale e dell’articolazione temporo-mandibolare (ATM), possono ripercuotersi sulla cervicale causando forti spasmi muscolari molto dolorosi; per non parlare poi delle problematiche di cervicale di origine posturale, le più diffuse, che generano dolori più cronici, ad esempio chi sta troppe ore davanti al computer in ufficio o tenendo sempre il capo flesso in avanti per guardare il cellulare. Tutte queste casistiche vanno trattate in modo differente e l’Osteopata è in grado di riconoscerne l’eziologia e trattarla nel modo più corretto possibile quando non vi sono traumi diretti o patologie degne di nota che richiedono l’intervento di altre figure specialistiche.

Nel caso della cervicalgia come si svolge una seduta di osteopatia?

Si parte sempre da un’anamnesi verbale, attraverso un questionario, per poi proseguire con un esame obiettivo pratico caratterizzato da test manuali specifici che l’Osteopata esegue per determinare l’origine del fastidio del tratto interessato, risolvendolo definitivamente.

Quali sono i benefici del trattamento osteopatico?

I benefici del trattamento – nell’immediato – garantiscono una maggior rilassatezza con l’eliminazione delle tensioni muscolari della zona (soprattutto nelle sintomatologie da cefalee miotensive) e un miglioramento della mobilità articolare con una conseguente libertà di movimento del collo e della testa. 

Quanto dura una seduta e soprattutto quanti trattamenti sono necessari nel caso di una semplice cervicalgia?

Varia da paziente a paziente e dal tipo di causa riscontrata. Generalmente la prima visita ha una durata di circa 1 ora, mentre dalla seconda seduta in poi i trattamenti, se effettuati da mani esperte, avranno una durata di circa 20-30 minuti per un massimo di 3-5 sedute.

Quali sono i rischi collaterali ad un trattamento osteopatico sul tratto cervicale?

Dando per scontato che il trattamento venga effettuato da mane esperte, posso assicurare che non vi sono rischi da evidenziare. Tuttavia è sempre opportuno indagare sulla causa del disturbo, anche attraverso il supporto di esami strumentali esibiti dal paziente all’atto del consulto, per scongiurare patologie degne di nota. 

In caso di dubbi diagnostici evidenti o sintomatologie particolare bisogna sempre, e sottolineo sempre, consigliare approfondimenti diagnostici, indirizzando il paziente – ove necessario – ad una figura specialista di riferimento come l’ortopedico o il neurochirurgo.  Inoltre, personalmente, cerco sempre di trattare il paziente a digiuno, o meglio che non abbia fatto colazioni o pranzi abbondanti, per evitare possibili disturbi vagali.

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Quindi Lei afferma che la pratica Osteopatica deve essere effettuata da professionisti esperti?

Certamente, è ovvio! Come tutte le professioni nel campo della salute, la professionalità deriva dalla preparazione, dall’esperienza e dalla scrupolosità. Tutti possiamo sbagliare, ma per chi pratica questa professione con scienza e scrupolosità l’incidenza al danno è pari a zero.

A questo proposito vorrei chiederle cosa ne pensa delle recenti criticità, messe in risalto su notiziari nazionali e carta stampata, in merito a possibili danni, addirittura irreversibili, causati dall’Osteopatia?

Guardi, innanzitutto è errato dire che l’Osteopatia causa danni perché – al limite – è il professionista che la applica a fare errori. Tuttavia la mia posizione in merito alla sua domanda è chiara, usando una locuzione latina famosa a tutti “Errare humanum est, perseverare autem diabolicum”, credo che quando parliamo di danni alla salute bisogna essere cauti, valutando di non cadere in pareri affrettati che rischiano di compromettere l’informazione stessa.

Come professionista ma anche come presidente di una Associazione di categoria, analizzo i fatti in maniera pragmatica. Quando mi è capitato di analizzare casi o informazioni che hanno interessano da vicino colleghi Osteopati, o addirittura casi dinanzi a notizie giornalistiche di “malasanità” in genere, mi sono attenuto, appunto, ai fatti: perizie, atti e documentazione processuali di sentenze definitive emesse; non mi sono mai fatto trasportare dalla cosiddetta onda emotiva. 

Detto ciò, mi piace soffermarmi più sui benefici dell’Osteopatia, conscio dei limiti terapeutici che la stessa ha, ribadendo che se il professionista Osteopata – o chi che sia in campo sanitario – agisce con competenza e scrupolosità, è raro – anzi direi rarissimo, che si possano creare delle circostanze dannose per la salute dei cittadini.

A questo punto la domanda è d’obbligo: come si fa a riconoscere un bravo Osteopata?

Bella domanda! Credo che non vi sia uno strumento particolare per riconoscere un bravo Osteopata o un bravo medico se non hai un’esperienza o una testimonianza diretta. Oggi molti utenti si affidano al curriculum che trovano sui siti internet, alle recensioni, ai like o semplicemente al passaparola. Personalmente consiglio sempre di affidarsi al proprio intuito e anche ai risultati riscontrati durante le sedute; a volte un trattamento diventa risolutivo anche in funzione dell’empatia tra l’utente/paziente e l’Osteopata. 

In conclusione: sappiamo che il trattamento osteopatico si occupa, globalmente, di altre disfunzioni neuro-muscolo-scheletrico e viscero-craniale, dall’età pediatrica a quella geriatrica. Ci può dire come rivolgersi a Lei o all’Istituto da Lei diretto?

Si, basta rivolgersi al numero dedicato alle prenotazioni il +39 342 699 3516  o semplicemente richiedere un consulto via email all’indirizzo ircoosteopatia@gmail.com .

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