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Referendum 2025, affluenza al 30%, vince l’astensionismo: Quorum non raggiunto

Foto: Comune di Mirandola

Urne aperte in tutta Italia per il Referendum 2025, che si svolgerà domenica 8 giugno (dalle 7 alle 23) e lunedì 9 giugno (dalle 7 alle 15). Per la validità serve il 50% + 1 degli aventi diritto al voto. In caso non si raggiungesse il Quorum, anche con la vittoria del SI il risultato non sarebbe valido. Il Referendum 2025 riguarda i temi del lavoro e dell’integrazione, toccando diritti fondamentali e futuro del Paese.

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Diretta – Aggiornamenti Live

  • ore 16.15 (lun 9 giugno) – I dati ufficiali parlano di un’affluenza di poco superiore al 30%, ben lontana dal Quorum del 50%+1 necessario per la validazione del voto. Come pronosticabile già dopo i primi dati di ieri, il Referendum non avrà validità.
  • ore 15.00 (lun 9 giugno) – Urne chiuse. I primi dati parlano di un’affluenza totale intorno al 28%. Quorum lontanissimo, il Referendum con ogni probabilità non avrà validità.
  • ore 7.00 (lun 9 giugno) – Riaprono i seggi. C’è tempo fino alle 15.00 per votare.
  • Ore 23.00 – Chiude la prima giornata di votazioni. Alle ore 23.00 l’affluenza è stata del 22,73%
  • Ore 19.00 – Alle ore 19, affluenza ancora molto bassa si attesta al 15,38%. Difficile che si raggiunga il Quorum del 50% +1. C’é tempo fino alle 15 di lunedì 9 giugno.
  • Ore 12.00 – I primi dati parlano di un’affluenza molto bassa alle urne. Dopo 5 ore di votazione, solo il 7,4% degli aventi diritto al voto si è recata presso i seggi elettorali. Nella giornata odierna si vota fino alle 23.00. La Calabria è la regione con l’affluenza minore (4,38%), l’Emilia Romagna quella con l’affluenza maggiore (10,93%). Nel Lazio ha votato il 7,84% degli aventi diritto.
  • Ore 7.00 – Urne aperte in tutta Italia.

In votazione cinque quesiti abrogativi

  • Reintegro nel posto di lavoro dopo licenziamento ingiusto – Abroga parte del Jobs Act (DLgs 23/2015) per reintegro obbligatorio in tutti i casi di licenziamento illegittimo.
  • Indennizzo nei licenziamenti di piccole imprese – Elimina il tetto massimo (6–14 mensilità) per risarcimenti in aziende con meno di 16 dipendenti.
  • Contratti a termine – Introduce limiti più rigidi cancellando norme su durata e rinnovi dei contratti brevi (<12 mesi).
  • Responsabilità negli appalti – Ripristina la responsabilità solidale di committente, appaltatore e subappaltatore per infortuni sul lavoro.
  • Cittadinanza per stranieri – Riduce da 10 a 5 anni la residenza richiesta per ottenere la cittadinanza per cittadini extra‑UE.

Tutti i referendum sono abrogativi, ossia chiedono di cancellare norme esistenti. Votando SI, si vota per l’abrogazione, votando NO per il mantenimento dello statuto attuale.

Chi vota

Hanno diritto di voto:

  • Tutti i cittadini italiani maggiorenni regolarmente iscritti nelle liste elettorali.
  • Gli italiani all’estero iscritti all’AIRE, attraverso voto per corrispondenza (plichi recapitati entro il 21 maggio, restituzione entro il 5 giugno).
  • Elettori temporaneamente fuori sede (per studio, lavoro o salute) residenti almeno tre mesi fuori comune.

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