lunedì , 7 Ottobre 2024
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Tivoli – Volontari puliscono la città e riscoprono un monumento dell’età Repubblicana – FOTO

Nella bella Tivoli, accanto al magnifico Santuario di Ercole Vincitore c’è una strada che è un monumento. Abbandonato da anni e recuperato dai volontari, è tornato alla luce il Clivus Tiburtinus. A comunicarlo è Urbano Barberini, ex assessore alla Cultura e al Turismo di Tivoli, nonché aristocratico e attore, che in un post scrive:

“Nelle giornate nazionali di “Puliamo il Mondo 2023”, proclamate da Legambiente, cinque Associazioni di Volontariato di Tivoli e Valle dell’Aniene: Associazione Aurea, Orti Irrigui, Legambiente Tivoli, ASD Quintilio Primo, VARA Rete Associazioni , tutte in comune accordo, hanno organizzato una prima tre giorni di attività particolarmente intensa e dura, per restituire al pubblico godimento la “strada Comunale dell’Acquoria” da molti conosciuta come “Clivo Tiburtino”, da tempo, completamente abbandonata e impraticabile.

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Quest’antichissima strada, risalente ai primi anni dell’epoca repubblicana, della modesta lunghezza prossima ai 500 metri, ha un fondo in basolato di grandi dimensioni e permetteva di salire all’antica Tibur appena attraversato l’Aniene con il ponte dell’Acquoria. Transitando nella via Tecta, sottostante il Santuario di Ercole Vincitore, accedeva al cuore di Tivoli.

Fu sostituita da un successivo ramo perché particolarmente ripida e quindi inadatta al transito dei carri. Altre modifiche seguirono, in particolar modo nella parte confluente verso il Tempio della Tosse, dove il basolato iniziale fu rimaneggiato con altro di piccole dimensioni e che, oggi, appare particolarmente danneggiato. Grandi resti sono arrivati ai nostri tempi con un’imponente opera di sostruzione in opus reticolatum e tratti di basolato antico, perfettamente conservato sotto un cospicuo strato di detriti che l’hanno conservato e protetto.

Il recupero totale non è certo alla portata di Associazioni di volontari ma abbiamo tutti il dovere di conservarlo per i nostri figli e nipoti, inserendolo in un itinerario turistico di sicuro successo. Per questo le Associazioni promotrici continueranno con l’opera di recupero sollecitando, nello stesso tempo, le Amministrazioni pubbliche a compiere quanto di loro competenza”.

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