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Tivoli – Le Villae arrivano fino in Cina: “Gemellaggio con Pechino per creare un turismo diffuso”

Foto: Villae.com

L’Istituto Villa Adriana e Villa d’Este – VILLÆ, rappresentato dal direttore Andrea Bruciati, partecipa martedì 24 ottobre 2023, presso la città di Hangzhou in Cina, al Forum sui Gemellaggi dei siti del patrimonio culturale mondiale UNESCO.

Italia e Cina, superpotenze culturali, sono rispettivamente al primo e secondo posto al mondo per numero di siti iscritti nel patrimonio dell’umanità UNESCO. Un ruolo primario viene assegnato alla politica di collaborazione italo-cinese: la Cina, infatti, sempre più consapevole dell’importanza della tutela del paesaggio e dei siti culturali, guarda all’Italia come paese di grande esperienza e competenza.

Si tratta di una forma di collaborazione che consentirà non solo la promozione bilaterale e la crescita del turismo, ma anche lo sviluppo di scambi e forme di cooperazione tra operatori del settore, che si incentrano sulle comuni attività utili all’attuazione della Convenzione del Patrimonio Mondiale nei siti gemellati.

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Le VILLÆ, pervase dal carattere universale ed evocativo che ha determinato l’iscrizione nel 1999 di Villa Adriana e nel 2001 di Villa d’Este alla World Heritage List UNESCO, rappresentano il carattere diacronico, stratificato e complesso dell’attuale territorio tiburtino e ne indicano le possibilità di sviluppo in una direzione sostenibile. In questa prospettiva di monumenti viventi, l’area archeologica di Villa Adriana, un tratto dell’agro romano antico intatto, con i magniloquenti resti della residenza imperiale, e il giardino storico di Villa d’Este, nella sua composizione architettonica e vegetale integrata e sensoriale, assumono un ruolo funzionale di organizzazione del paesaggio e una centralità indiscussa in tema di identità culturale e sviluppo territoriale.

“Intendiamo promuovere la cultura attraverso la conoscenza condivisa delle nostre rispettive straordinarietà – commenta il direttore Andrea Bruciati – e cogliere così l’opportunità di creare un turismo diffuso che consenta di convogliare i flussi in arrivo nei grandi hub nazionali verso le piccole città che si sviluppano nelle aree limitrofe.  Un sistema che evidenzia la capacità e la valenza qualitativa di territori preziosi e unici perché a ‘misura d’uomo’. In buona sostanza, il gemellaggio con Pechino intende condividere non solo un patrimonio monumentale e vegetale, sentito come di appartenenza universale, ma anche un’esperienza e una sensibilità creativa maturata nel tempo, onde arricchire di stimoli culturali e antropologici l’identità in perenne evoluzione delle VILLÆ, rifondandola su un inedito confronto culturale”.

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