Negli ultimi anni, sempre più donne stanno cercando soluzioni dolci, naturali e rispettose del proprio corpo per affrontare i cambiamenti legati alla salute ginecologica. Tra queste, l’osteopatia si sta affermando come un valido alleato in ogni fase della vita femminile: dal ciclo mestruale alla menopausa, passando per gravidanza, post-parto e problematiche pelviche.
Ma cosa si intende davvero per osteopatia ginecologica? Quali benefici può offrire e in che modo si distingue da altri approcci terapeutici? Ne parliamo con Francesco Manti, Osteopata, Docente e Presidente dell’Accademia di Medicina Osteopatica “Alessandro IV”, Direttore dell’Istituto di Ricerca Clinica Osteopatica (presente anche sul territorio tiburtino) nonché Presidente dell’A.N.P.O. – Associazione Nazionale Professionisti Osteopati e membro della Confederazione Osteopati Italiani (CONF.OS.IT.).
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Parliamo oggi di un approccio sempre più apprezzato dalle donne in ogni fase della vita: l’osteopatia in ambito ginecologico. In cosa consiste esattamente?
L’osteopatia ginecologica è un approccio manuale, dolce e non invasivo che mira a sostenere la salute femminile in tutte le sue fasi: ciclo mestruale, gravidanza, post-partum, menopausa e in presenza di disfunzioni pelviche. Si basa sull’ascolto profondo del corpo e sull’interazione tra strutture muscolo-scheletriche, viscerali, ormonali ed emotive, per ristabilire un equilibrio globale.
Qual è il presupposto da cui parte questo approccio?
Il punto di partenza è che il bacino femminile non è solo una struttura meccanica, ma un nodo fondamentale di connessioni fasciali, nervose e ormonali. Qualsiasi restrizione nella sua mobilità, così come in quella del pavimento pelvico o della colonna lombare, può alterare la circolazione, compromettere la funzione degli organi e generare sintomi come dolori mestruali, dismenorrea o lombalgie croniche.
L’osteopatia viene utilizzata anche in ottica preventiva?
Assolutamente sì. La prevenzione è uno dei pilastri dell’osteopatia. Trattamenti regolari aiutano a mantenere la mobilità del bacino e degli organi pelvici, riducendo il rischio di infiammazioni o dolori cronici. Un’attenzione particolare è dedicata al diaframma toracico e al pavimento pelvico, che regolano la pressione intra-addominale e giocano un ruolo chiave nella salute ginecologica.
Quali sono le problematiche più comuni che trattate?
Trattiamo condizioni come dismenorrea, sindrome premestruale, dolore pelvico cronico, cistiti ricorrenti, cicatrici post-parto o post-cesareo, ma anche problematiche legate a interventi chirurgici ginecologici. L’obiettivo è sempre quello di migliorare la mobilità dei tessuti, la funzionalità viscerale e il benessere generale della donna.
Quali tecniche vengono utilizzate durante un trattamento?
Le tecniche sono esclusivamente manuali e comprendono il rilascio fasciale, il trattamento viscerale e quello cranio-sacrale. Si tratta sempre di interventi estremamente delicati, rispettosi della sensibilità della donna e completamente privi di strumenti o manovre invasive.
In cosa si distingue l’osteopatia da altri approcci terapeutici, come ad esempio la fisioterapia perineale?
La differenza principale è l’approccio globale. La fisioterapia perineale è molto utile ma lavora soprattutto sul sintomo localizzato e sulla muscolatura pelvica. L’osteopatia, invece, considera l’intera persona, valutando le relazioni tra bacino, colonna, cranio e visceri. L’obiettivo è risalire alla causa primaria della disfunzione e stimolare la naturale capacità del corpo di autoregolarsi.
La palpazione manuale ha un ruolo centrale nel trattamento?
Sì, la palpazione è sia un mezzo diagnostico sia terapeutico. Permette di percepire tensioni profonde, stimolare il rilascio fasciale e restituire fluidità ai movimenti interni. È particolarmente indicata anche per chi non può o non vuole ricorrere a terapie farmacologiche o invasive.
L’osteopatia può sostituire i percorsi medici tradizionali?
No, e non vuole farlo. L’osteopatia si propone come un’integrazione complementare. Può collaborare in sinergia con ginecologi, ostetriche, fisioterapisti e altre figure sanitarie. Non si tratta solo di curare un sintomo, ma di accompagnare la donna in un percorso di consapevolezza e benessere.
In conclusione, che messaggio vorrebbe lasciare alle donne che stanno cercando un approccio più naturale alla propria salute ginecologica?
Il corpo femminile ha una straordinaria capacità di adattamento e autoregolazione. L’osteopatia offre uno spazio di ascolto, rispetto e cura che valorizza questa intelligenza naturale. È un invito a rallentare, ad ascoltare il proprio corpo e a ritrovare l’armonia attraverso un tocco che cura, senza forzare.
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